venerdì 23 maggio 2008

LA SCUOLA è FINITA!!!

La fine della scuola è imminente, e noi ideatori del blog dobbiamo fare alcuni ringraziamenti.
  1. Il primo va alla nostra prof di lettere Ilaria Meneguzzi che ci ha sempre sostenuti e stimati.
  2. Il secondo ringraziamento va alla classe 2^E che ha condiviso con noi l' aula informatica.
  3. Il terzo ringraziamento, ma non per ordine di importanza va a tutti quelli come noi, che ci hanno seguito passo per passo e ci hanno riempito di commenti ( a volte anche non molto simpatici).

Detto questo ci possiamo augurare:

"BUONE VACANZE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

venerdì 16 maggio 2008

Alcune barzellette su Totti...



Ahò, Totti! Ma perchè porti gli occhiali sul mento?
Me se abbassata la vista..

Capello a Totti: Insomma Francesco, chi conta di più in questa squadra, tu o io? Francesco risponde: non lo so Mistere, io conto fino a 1000 e lei?

Un giorno tutti i giocatori della Roma si riuniscono con il mister per un'interrogazione matematica....
Il mister sceglie Cassano e gli chiede, quanto fa 5+7? e Cassano risponde: 13!
E tutti i compagni gridano: daje un altra chance!
Daje una altra chance!
Daje un altra chance!
E il mister gli da un altra chance e gli chiede quanto fa 4+4?
E Cassano risponde: 7!e tutti daje un altra chance!
Daje un altra chance!
Daje una altra chance!
E il mister gli da un altra chance e gli chiede: quanto fa 3+2 e Cassano risponde 5!
E Totti in mezzo si alza e grida: daje un altra chance!
Daje un altra chance!
Daje un altra chance!

Ci sono Totti, Vieri e Gattuso in una stanza, e Del Piero sta mostrando loro uno specchio molto prezioso. "Questo" spiega "è uno specchio magico: se uno ci si mette davanti e dice una cosa falsa, sparisce!". Allora è Gattuso il primo a provare e dice "Io penso di essere l'uomo più bello del mondo!" e... PUF!... scompare. Allora è la volta di Vieri che dice "Io penso di essere il più intelligente del mondo!" e... PUF!... scompare. Quindi Totti decide di provare anche lui, si mette davanti allo specchio e dice "Io penso... " e... PUF!... scompare.

venerdì 9 maggio 2008

Questa è, secondo me, la miglior barzelletta su un pollo che può esistere, aprofittatene!!!

PERCHÉ IL POLLO HA ATTRAVERSATO LA STRADA?
Risposte:
MAESTRA D'ASILO: Per andare dall'altra parte della strada.
ARISTOTELE: E' nella natura del pollo, attraversare la strada.
KARL MARX: Era storicamente inevitabile.
SADDAM HUSSEIN: E' stato un atto non provocato dei ribelli ed avevamo pertanto ogni diritto di buttargli addosso 50 tonnellate di gas nervino.
CLINTON: Non sono mai rimasto da solo con questo pollo.
RONALD REAGAN: Non ricordo.
CAPITANO JAMES T. KIRK: Per arrivare lì, dove nessun pollo era mai arrivato.
IPPOCRATE: Per via di un'eccessiva lentezza del pancreas.
MARTIN LUTHER KING, JR.: Vedo un mondo in cui tutti i polli saranno liberi di attraversare strade, senza che i loro motivi vengano messi in questione.
MOSE': E Dio venne dal cielo, e disse al pollo "Devi attraversare la strada". Ed il pollo attraversò la strada, e ci fu grande giubilo.
FOX MULDER: Lei ha visto con i suoi occhi il pollo attraversare la strada. Quanti Polli devono ancora attraversare la strada, prima che lei ci creda?
RICHARD M. NIXON: Il pollo non ha attraversato la strada. Ripeto, il pollo NON ha attraversato la strada.
MACHIAVELLI: L'importante è che il pollo ha attraversato la strada. A chi interessa Il motivo? L'attraversamento della strada giustifica ogni possibile motivo.
FREUD: Il fatto che lei si ponga la domanda, perché il pollo ha attraversato la strada, esprime la sua sub-cosciente insicurezza sessuale.
BILL GATES: Ho appena lanciato il nuovo Pollo Office 2000, che non solo attraversa la strada, ma fa anche le uova, amministra documenti importanti e gestisce il vostro conto in banca.
DARWIN: I polli furono selezionati dalla natura attraverso un lungo periodo di tempo in modo da essere geneticamente in grado di attraversare strade.
EINSTEIN: Se è stato il pollo ad attraversare la strada o se è la strada che si è spostata sotto al pollo, dipende dal vostro ambito di riferimento.
BUDDHA: Con tale domanda rinneghi la tua natura di pollo.
Ho fatto la trama di questo film perchè mi è piaciuto moltossimo!!!
Spero che piaccia anche a voi...

Andy, la nuova arrivata alla Maryland School of the Arts, ha pochi mezzi ma un obiettivo fermo: partecipare a "the Streets", la più importante competizione di ballo hip hop di Baltimora. Anche Chase, il ragazzo più ricco e concupito dell'istituto, sogna quella gara, per distinguersi dagli altri e sfidare le convenzioni della scuola. Insieme, vanno a caccia di talenti misconosciuti e formano una "crew", all'insaputa di Blake, fratello di Chase e rigido direttore della MSA. Il soggetto di Step Up 2 sembra costruito sul riflesso del primo capitolo, come se anche la sceneggiatura fosse ricorsa ad uno specchio, elemento chiave della scenografia dei film sul ballo. Nel film diretto da Anne Fletcher, il protagonista era un ragazzo bianco proveniente da un ghetto di neri (Tyler/Channing Tatum), catapultato, per caso e per amore della prima ballerina, nel milieu della scuola d'arte, moderna versione dell'inarrivabile accademia newyorkese di "Fame". Qui, Andie viene dallo stesso quartiere, ha lo stesso viso pallido e la stessa grinta. Proprio grazie all'intercessione di Tyler, anche lei capita nella scuola d'élite e s'imbatte nel primo ballerino, ribelle e insoddisfatto. Se Tyler combatteva per essere ammesso, Andie lotta per non essere estromessa; se il primo portava la break-dance sui palchi dabbene, la seconda porta gli studenti dabbene per le strade buie di periferia. Ma, nonostante lo schematismo del plot, non c'è dubbio che il numero due si situi effettivamente un "passo" avanti rispetto alla pellicola apripista. La regia passa nelle mani dell'esordiente Jon M.Chu e, se volessimo definire la sequenza d'apertura del film come il suo provino, dovremmo aggiungere che tanto basta per promuoverlo. Come nei migliori esempi del genere, la coreografia si fa scambiare inizialmente per realtà e la realtà si mescola con il palcoscenico virtuale di YouTube, svecchiando all'improvviso un intero universo. Il resto del film, purtroppo, non mantiene le promesse in quanto a stile, ma non mancano un paio di ottime coreografie, dall'assolo di Tyler, in testa, alla coreografia dei 410 (la prima crew di Andie) in coda. La naturalezza delle interpretazioni di Robert (Chase) Hoffman e Briana (Andie) Evigan, e il simpatico gruppo di macchiette outsider che li affiancano in prospettiva del grande evento di street-dancing, fa sì che il film non viva soltanto dei numeri di ballo, ma abbia un'energia propria, indubbiamente suggerita dalla musica onnipresente e sabotata dalla prevedibilità di un copione che procede ancora una volta sul doppio binario dei due mondi opposti, troppo lontani l'uno dall'altro per non finire in un bacio appassionato. Narrativamente meno attento alle dinamiche del ghetto e più incline alla commedia, il secondo Step Up, dunque, non è un passo falso, ma nemmeno un'acrobazia.
Sara...